Il workshop è aperto a chiunque sia interessato alla relazione tra il suono, il corpo e lo spazio e a ridefinire le modalità di ascolto rispetto all’ambiente e a ciò che lo compone.
Non sono richieste competenze musicali per partecipare.
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Il workshop esplora le relazioni tra suono, corpo e spazio. Le sessioni di lavoro intendono offrire ai partecipanti una serie di strumenti sia pratici che teorici per ridefinire opposti quali azione – percezione (performer attivo – ascoltatore passivo), composizione – improvvisazione, segnale sonoro puro- effetto, musica intenzionale – rumore casuale, strumento musicale/sonoro – corpo del suonatore, movimento-stasi.
Nella parte teorica del workshop verranno presentati in modo informale e funzionale alcuni spunti di riflessione provenienti da ambiti di ricerca molto diversi come i Sound Studies, l’antropologia, la filosofia neo-materialista, l’etnografia musicale, la paleo- acustica, la psicologia ecologica e la musica sperimentale; da tali approcci emerge una sostanziale continuità tra uomo, animale e i materiali presenti nell’ambiente; il suono, in questo senso, indica un percorso eticamente e creativamente rilevante, se considerato in maniera più ampia rispetto alle prospettive riduttive proposte sia dalla musicologia che dalla critica d’arte.
La parte pratica del workshop avrà luogo negli ambienti di Spazio KOR e nel territorio di Asti; le esperienze pratiche proposte consisteranno sia in azioni sonore site-specific che in sessioni di registrazione ambientali (field recordings); le azioni sonore verranno sviluppate in tempo reale, in funzione delle caratteristiche in divenire del contesto. Ai partecipanti verrà proposto l’uso di alcuni semplici dispositivi sonori; tali oggetti non sono intesi per produrre suono di per sé (come avviene con un comune strumento musicale) quanto per esplicitare la risposta specifica dei materiali con cui vengono in contatto e di cui gli oggetti stessi sono fatti. Lo scopo delle azioni proposte è produrre suono negoziando l’atto di ascoltare con un contesto fluido; in questo senso, ai partecipanti viene proposto di ascoltare sè stessi nell’atto di produrre suono, in uno spazio-tempo specifico, sviluppando un’attenzione e una cura delle capacità aurali di corpo e spazio.
Le sessioni di field recording si confrontano con il contesto sonoro nella sua forma più grezza e immediata, presentandolo come un insieme di fenomeni apparentemente slegati e non-intenzionali ed invitando l’ascoltatore a realizzare una propria struttura attentiva.
Workshop con Enrico Malatesta e Attila Faravelli
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Dal 30 novembre al 3 dicembre 3 ore al giorno tutti i giorni. Il 4 dicembre 5 ore.
Gli orari di inizio e fine, del laboratorio, verranno concordati in base alle esigenze dei partecipanti.
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Laboratorio per ragazzi dai 16 ai 25 anni
Per partecipare è necessario prenotarsi ed essere muniti di Green Pass.